Fr Daniele's Daily Homily - Sunday 10th May
10th May 2020 (English/Italiano)
5th EASTER SUNDAY/5ª DOMENICA DI PASQUA
Today's Gospel is in the context of the Last Supper. Jesus wants to leave his legacy to the disciples and so to give them peace in that tense moment. First of all, he says: "Do not let your hearts be troubled. Trust in God still, and trust in me." How much we also need to hear these words during this tough time! Only God can give us peace in troubled moments like these. Jesus is the Lord and everything is in his hands. What that gives us real peace is the perspective of eternal life, which Jesus opens up to his disciples and so to us: "There are many rooms in my Father’s house; if there were not, I should have told you. I am going now to prepare a place for you, and after I have gone and prepared you a place, I shall return to take you with me; so that where I am you may be too." We can be afraid of thinking about eternal life too much, but this is the path of hope that Jesus opened up to us.
Through his resurrection, Jesus gave us the guarantee that there is eternal life after death. This statement is not as obvious as we think. Before Christ, different peoples, including the Jews, in their religion had a vague idea of life after death. Moreover, there have always been atheists, who have become more and more numerous in the last few centuries. If we are sincere, each one of us can also experience doubts, as we can't prove the existence of eternal life in a scientific way. Even saints like St Therese of Lisieux experienced serious doubts about that, even though they tried to believe with all their hearts. It's actually a matter of faith, that is, of believing from the bottom of our heart. We can all have the intuition and the certainty that this is the truth. All the efforts and sufferings of this life make sense only in the light of eternal life. We are walking towards eternal happiness. Heaven is the real homeland of all of us.
At some point, this world will stop existing too. As we usually forget about these truths, we are often quite wrapped in the worries, distractions and even harmful things of this world. Jesus wants to remind us that everything is temporary. The Coronavirus crisis compelled us to rethink our way of life. If we, little by little, come back to normal, we should question whether many things we used to live were really normal. Today the Word of God invites us to take care of our soul, first of all, as the apostles claim in the first reading: "We will continue to devote ourselves to prayer and to the service of the Word". The different tasks we have in our life can be very good, but we don't have to forget the main vocation of all of us, which St Peter recalls in the second reading: "you are a chosen race, a royal priesthood, a consecrated nation, a people set apart to sing the praises of God who called you out of the darkness into his wonderful light." We can start to experience this wonderful light here and now. We will understand that everything else is nothing compared to God's love. We will also love others in a much purer way. Eternal happiness will start here and now.
Italiano
Il Vangelo di oggi si trova nel contesto dell'Ultima Cena. Gesù vuole lasciare la sua eredità ai discepoli e così dare loro la pace in quel momento di tensione. Prima di tutto, dice: "Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me." Quanto abbiamo bisogno di ascoltare queste parole in questo momento così difficile! Solo Dio può darci la pace in momenti come questi. Gesù è il Signore e ha tutto nelle sue mani. La vera pace viene dalla prospettiva della vita eterna che Gesù apre ai suoi discepoli e così a noi: "Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi." A volte possiamo aver paura di pensare alla vita eterna, ma questo è il cammino di speranza che Gesù ha inaugurato. Con la sua risurrezione, Gesù ci ha dato la garanzia che dopo la morte c'è la vita eterna. Questa affermazione non è così ovvia come pensiamo. Prima di Cristo, i vari popoli, compresi gli ebrei, nella loro religione avevano una vaga idea della vita dopo la morte. Inoltre, ci sono sempre stati atei, che sono diventati sempre più numerosi negli ultimi secoli. Se siamo sinceri, ognuno di noi può pure sperimentare dei dubbi, poiché non possiamo provare l'esistenza della vita eterna in modo scientifico. Perfino santi come Santa Teresa di Lisieux ebbero dei momenti di seri dubbi al riguardo, anche se cercavano di credere con tutto il cuore. In realtà è proprio una questione di fede, cioè di credere nel profondo del nostro cuore. Tutti possiamo avere l'intuizione e la certezza che questa è la verità. Tutti gli sforzi e le sofferenze di questa vita hanno senso solo alla luce della vita eterna. Stiamo camminando verso la felicità eterna. Il paradiso è la vera patria di tutti noi.
Il Vangelo di oggi si trova nel contesto dell'Ultima Cena. Gesù vuole lasciare la sua eredità ai discepoli e così dare loro la pace in quel momento di tensione. Prima di tutto, dice: "Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me." Quanto abbiamo bisogno di ascoltare queste parole in questo momento così difficile! Solo Dio può darci la pace in momenti come questi. Gesù è il Signore e ha tutto nelle sue mani. La vera pace viene dalla prospettiva della vita eterna che Gesù apre ai suoi discepoli e così a noi: "Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi." A volte possiamo aver paura di pensare alla vita eterna, ma questo è il cammino di speranza che Gesù ha inaugurato. Con la sua risurrezione, Gesù ci ha dato la garanzia che dopo la morte c'è la vita eterna. Questa affermazione non è così ovvia come pensiamo. Prima di Cristo, i vari popoli, compresi gli ebrei, nella loro religione avevano una vaga idea della vita dopo la morte. Inoltre, ci sono sempre stati atei, che sono diventati sempre più numerosi negli ultimi secoli. Se siamo sinceri, ognuno di noi può pure sperimentare dei dubbi, poiché non possiamo provare l'esistenza della vita eterna in modo scientifico. Perfino santi come Santa Teresa di Lisieux ebbero dei momenti di seri dubbi al riguardo, anche se cercavano di credere con tutto il cuore. In realtà è proprio una questione di fede, cioè di credere nel profondo del nostro cuore. Tutti possiamo avere l'intuizione e la certezza che questa è la verità. Tutti gli sforzi e le sofferenze di questa vita hanno senso solo alla luce della vita eterna. Stiamo camminando verso la felicità eterna. Il paradiso è la vera patria di tutti noi.
Ad un certo punto, anche questo mondo smetterà di esistere. Dato che di solito dimentichiamo queste verità, siamo spesso abbastanza presi dalle preoccupazioni, dalle distrazioni e persino da cose dannose di questo mondo. Gesù vuole ricordarci che tutto è temporaneo. La crisi del Coronavirus ci ha costretto a ripensare il nostro stile di vita. Se pian piano torniamo alla normalità, dovremo chiederci se molte cose che vivevamo erano davvero normali. Oggi la Parola di Dio ci invita a prenderci cura della nostra anima, prima di tutto, come affermano gli apostoli nella prima lettura: "Noi ci dedicheremo alla preghiera e al servizio della Parola". I diversi compiti che abbiamo nella nostra vita possono essere molto utili, ma non dobbiamo dimenticare la vocazione principale di tutti noi, che San Pietro ricorda nella seconda lettura: "Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa." Possiamo iniziare a sperimentare questa luce meravigliosa qui e adesso. Capiremo che tutto il resto è nulla rispetto all'amore di Dio. Ameremo anche gli altri in un modo molto più puro. La felicità eterna inizierà qui ed ora.
Readings
Acts 6:1-7 Psalm 32(33):1-2,4-5,18-19 1 Peter 2:4-9 John 14:1-12
Acts 6:1-7 Psalm 32(33):1-2,4-5,18-19 1 Peter 2:4-9 John 14:1-12
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